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Soffici tortine integrali alle fragole



Non le ho inventate, sono una rielaborazione personale di questi muffins di Dolcetto, che ringrazio!

Sono tortine magiche, da fare e rifare! Ve le consiglio perché sono belle piene di frutta, restano morbidose e umide e sono anche piuttosto light, dato che non c’è burro!

Ho cambiato le percentuali di farine, aumentando quella integrale, ho sostituito lo zucchero bianco con quello grezzo di canna e ho eliminato la grappa, dato che non amo il sapore dei liquori nei dolci.
Sono venuto davvero buone, una perfetta colazione, magari accompagnate da un bel frullato di fragole e banane, per restare in tema!





Ingredienti

(per una 15ina di tortine)

SECCHI:
200 g farina integrale
50 g farina 00
1 bustina di lievito

LIQUIDI:
2 uova
100 g zucchero di canna
1 vasetto di yogurt bianco
½ vasetto scarso di olio di semi di girasole
(1 cucchiaio di latte)

IN PIù:
300 g di fragole a pezzetti


Accendete il forno a 180° e sistemate dei pirottini per muffins dentro le apposite tegliette (oppure preparate degli stampini in alluminio)

Mescolate tutti gli ingredienti liquidi eccetto il latte, poi incorporate gli ingredienti secchi tutti in una volta e mescolate il minimo indispensabile. Se c’è bisogno del latte, mettetelo, altrimenti incorporate direttamente le fragole. Distribuite l’impasto nei pirottini (attenzione: non fino all’orlo! Uno dei miei è straripato in forno!) e cuocete per ½ ora.



Panna cotta doppia vaniglia... e un’invettiva contro i ristoranti



Per me la panna cotta non ha mai avuto niente di così fascinoso… mi è sempre parsa un dolce da ristorante, sbrigativo e un po’ rozzo.

A chi non è mai capitato di andare a cena fuori e ascoltare annoiata il cameriere elencare una banalissima scelta di desserts poco invitanti?
Sorbetto al limone (di quello proprio servito nel mezzo limone eh!), panna cotta, (l’odiosa) mattonella al cioccolato, mattonella ai frutti di bosco, tartufo bianco e nero (che sarà mai?) … nel migliore dei casi si può sentir pronunciare un tiramisù (di solito rinsecchito e di uno strano colore giallognolo) o una crema catalana (non brûlée, figuriamoci, troppo disturbo creare la crosticina di zucchero caramellato!)...

Ma insomma dico io, perché i ristoranti non danno importanza ai dolci? Perché offrono sempre gli stessi? Ma un bel cheesecake no? O una bella crostata alla frutta, di quelle come si deve?

Non so se anche voi avete riscontrato questo fatto, ad ogni modo per la mia misera esperienza è sempre stato così: il momento del dolce si è sempre rivelato il punto più basso di una cena fuori…

Dunque preparare una panna cotta è sempre stato fuori discussione, impensabile, punto. Ma si dà il caso che l’altro giorno avessi in frigo una bella confezione di panna freschissima, a metà (vi dirò poi a cosa è servita l’altra metà!)… e sapete com’è la panna, se non si consuma immediatamente, diventa cattiva…
così ho preso il mio bel libro delle ispirazioni, i fogli di colla di pesce e mi son messa all’opera.
Ne è uscita fuori una panna cotta che non ha niente a che vedere con quelle dure e iperdolci dei sopracitati ristoranti!
Era piacevolmente morbida ma compatta, delicata e con un aroma di vaniglia fantastico!

Ho scritto doppia vaniglia, infatti, perché ho usato sia i semini di una grossa bacca, sia lo zucchero vanigliato che tengo sempre pronto all’uso (basta che mettiate i baccelli di cui avete prelevato i semini in un barattolo con lo zucchero: dopo qualche settimana avrete un profumatissimo zucchero da usare nei dolci, frullati, caffè etc.).
Questo doppio dosaggio ha fatto sì che la mia panna cotta avesse un aroma ricco e corposo, inconfondibile. Provate!

Ingredienti (per 5 stampini di alluminio usa e getta)

(tratto da “Il mio corso di cucina, La pasticceria” di Marianne Magnier-Moreno)

400 ml di panna freschissima
60 g di zucchero (alla vaniglia)
1 baccello di vaniglia
2 fogli di colla di pesce

I. Ammollate la gelatina in acqua fredda; mettete la panna in un pentolino, aprite il baccello, prelevatene i semi ed aggiungeteli alla panna; inserite anche il baccello svuotato e mettete sul fuoco a scaldare.

II. Quando si sarà scaldata unite lo zucchero, mescolando e alzate la fiamma; appena avrà spiccato il bollore toglietela dal fuoco e filtratela in una ciotola; unite la gelatina ammorbidita e bel strizzata, mescolando bene fino a che si sarà sciolta.

III. Lasciate intiepidire leggermente, poi distribuite il composto negli stampini e lasciateli freddare a temperatura ambiente; trasferite in frigo per almeno 2 ore.



Io l’ho servita così, semplice, per non replicare certi abbinamenti visti e rivisti, ma ovviamente sappiamo tutti quanto ci stia bene una bella coulis di lamponi o un po’ di salsa al cioccolato! Vi assicuro però che già da sola era meravigliosa.

Cake al cioccolato e fleur de sel



Questo cake è ormai molto celebre, è praticamente un’istituzione nel mondo delle foodbloggers, tant’è che queste ultime si saranno senz’altro stufate di vederlo di nuovo pubblicato… Ebbene scusate, ma non ce l’ho fatta, ho dovuto postarlo.

Avrei potuto prepararlo, mangiarlo ed ammirarlo nell’intimità della mia cucina, senza rendervi partecipi… Ma non ho potuto, perché ne sono rimasta troppo estasiata, troppo innamorata… dovevo condividere le mie emozioni con qualcuno!

Dunque, dato che:

- so che chi l’ha già provato comprenderà appieno l’amore che si prova istantaneamente di fronte a questo cake

- questo blog non viene letto solo da altri foodbloggers, ma anche da persone “normali”, amici, parenti etc.

- che è un cake fantastico da fotografare (seppur con la mia misera kodak compatta!), direi proprio fotogenico ed ammiccante

Ho deciso di postarlo. Per la ricetta vi rimando all’originale, il blog Il mondo di Adrenalina, che non ringrazierò mai abbastanza!



Per chi non l’avesse ancora fatto, rimediate subito, procuratevi del fleur de sel e della cioccolata fondente di ottima qualità e procedete. Senza esitazioni. Resterete allibiti.

Pancakes di grano saraceno


Stamattina sveglia puntata alle 7 (per avere una mezz'oretta di tempo da passare ad avvolgermi pigramente nelle coperte) e tanta fame (la Domenica faccio sempre pasti sconclusionati ad orari improbabili…), oltre alla solita necessità imminente di caffeina ad alto tasso di concentrazione.

Così ho preparato i pancakes, una delle mie colazioni preferite, ma questa volta con la farina di grano saraceno, che gli ha conferito un sapore rustico ed una consistenza piacevolmente granulosa!
Inoltre ho notato che la cottura riesce molto più uniforme ed è più rapida! Ancora una ricettina express, dunque, da assaporare ovviamente accompagnata da frutta fresca, sciroppo d’acero e caffè.

Ingredienti (per una 15ina di pancakes, forse anche meno, ma si può raddoppiare tranquillamente la dose!)

90 g di farina 00
60 g di farina di grano saraceno
1 cucchiaio di zucchero bianco
1 pizzico di sale
2 cucchiaini di lievito per dolci
30 g di burro fuso
1 uovo
250 ml di latte

I. Mescolate le farine con lo zucchero, il sale e il lievito. In un’altra ciotola con una frusta rompete l’uovo nel burro fuso, mescolate, poi aggiungete il latte. Incorporate Il composto liquido alle farine.

II. Scaldate una piccola padella antiaderente (io non metto burro ne olio, dato che i pancakes lo contengono) e disponeteci dei dischi di composto prelevati con un cucchiaio; quando si formeranno delle bolle in superficie girateli e cuocete meno di un minuto.
Servite i pancakes intramezzati da fette di fragole o con ciò che preferite e glassateli on una generosa colata di sciroppo d’acero!



Suggerimenti:

- Mi piace conservare gli ingredienti secchi del composto in un vaso a chiusura ermetica: basterà aggiungere gli ingredienti umidi ed avremo sempre pronta all'uso una scorta di pancakes di salvataggio!

- L’abbinamento più classico è con i mirtilli, ma potete usare lamponi, kiwi, banane, frutta sciroppata… Oppure confetture, marmellate (con questi per esempio sarebbe perfetta quella d’arancia!), anche Nutella o semplice cioccolata fusa… andateci piano, però…

Buon lunedì a tutti voi!

Rotolini dolci di pasta fillo



Sono finalmente entrata in possesso della tanto agognata PASTA FILLO! E nell’ebbrezza di provarla subito ho preparato questi gustosi rotolini dolci, trovati qui e modificati a mio gusto!
Velocissimi da confezionare, per un dolcetto last minute dal minimo sforzo e massimo risultato!

Accendete il forno a 200° e foderate una teglia con la carta forno.

Tagliate a dadini non troppo piccoli 2 banane ed una mela non troppo succosa, aggiungete 2 cucchiai di zucchero muscovado, un pizzico di cannella e 2 cucchiai di farina di mandorle (o di nocciole, o di pistacchi, o mandorle a lamelle, o cioccolato fondente… fate voi!), mescolate.
Prendete 3 fogli di pasta fillo, divideteli a metà, riempiteli con un po’ di composto e arrotolateli. Disponeteli sulla teglia, spennellateli con del burro fuso, cospargeteli con dei semi di papavero e cuocete per 10-15 minuti! Servite caldi…

Pudding di pane alle banane, cioccolato e noci pecan


Seppur mi stia abituando al tenero clima primaverile senza troppi risentimenti, un paio di giorni di pioggia scrosciante non li disdegno affatto, anzi mi stanno mettendo proprio di buon umore.

Mi sono addormentata con la finestra socchiusa, ieri sera, per annusare meglio l’aria, che sapeva di terra umida e odorosa, quasi vivificata dalla pioggia, dai goccioloni incessanti.
E stamattina mi sono svegliata con lo stesso dolce ticchettio, capace di farmi scendere dal letto senza alcuna fatica né esitazione. Ho studiato con rinnovata concentrazione, ho cucinato un bel pranzetto per il mio ragazzo nella calma della casa (per una volta vuota e dunque a mia completa disposizione!) e nel pomeriggio ho sfornato questo meraviglioso dolce, che sa di autunno, di calduccio domestico, di caminetto acceso…



L’ho fatto un po’ ad occhio, è stata un’invenzione last minute, ispirata dal clima e soprattutto dal fatto che avevo in casa un pacco intero di pane morbido a rischio scadenza!

Il bello è che potete variare praticamente tutti gli ingredienti, tranne la crema inglese! Dev’essere buonissimo con il pan brioche e le fragole, per esempio!

Ingredienti:

(per una teglia da 30x15 cm)

15 fette di pane morbido ai 5 cereali (senza conservanti e/o trattamenti con alcol etilico!)
1 l di crema inglese*
3 grosse banane mature
2 manciate di gocce di cioccolato fondente
2 manciate di noci pecan sgusciate

I. Imburrate la teglia e accendete il forno a 200°. Sistemate 8 delle 15 fette di pane sul fondo della teglia, facendo attenzione a non lasciare spazi vuoti.

II. Sistemate sopra il pane le banane tagliate a rondelle non troppo sottili e le gocce di cioccolato. Coprite il tutto con le restanti fette di pane morbido, sovrapponendole un po’ (qui non importa coprire tutti gli spazi, anzi se si intravede qualche fetta di banane è più carino!).

III. Versate su tutta la superficie la crema inglese ( che non dev’essere fredda di frigo, quindi se la preparate prima ricordatevi di toglierla dal frigo e usatela a temperatura ambiente!) ed infornate per 10’ a 200°, poi per 30’ a 180°. Servite caldo o tiepido, inserendo al centro di ogni porzione un cubetto di cioccolato fondente.

*Io la faccio mettendo sul fuoco 4 bicchieri di latte intero con una bacca di vaniglia, i cui semi sono stati messi in una ciotola con 4 tuorli e 4 cucchiai di zucchero bianco; sbatto un po’ le uova e lo zucchero e quando il latte è quasi bollente lo verso a filo sul composto, mescolando; poi trasferisco il tutto di nuovo nel pentolino e lascio addensare a fuoco lento (continuando a mescolare).
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