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Biscottini morbidi e leggeri al cocco e vaniglia



Ci sono momenti in cui vengo colta da un’improvvisa e violenta crisi di astinenza. Senza avvisaglie di alcun genere il corpo e la mente mi ordinano all’unisono di procurarmi al più presto un odore ma soprattutto un sapore ben preciso: IL COCCO.

Come altri ingredienti (vedi cannella, nocciole), anche il cocco nella mia famiglia è bistrattato, nonché odiato; e proprio come gli altri ingredienti, ahimé è tra i miei preferiti in assoluto.

Per questo spesso vengo colta da una crisi di astinenza. E allora come placare questa voglia irrefrenabile in modo rapido e facile? Preparando questi deliziosi biscotti morbidi, che sul libro da cui provengono vengono chiamati macaron

A quanto pare la versione americanizzata dei classici dolcetti francesi è proprio questa… mah… io non li riporto con questo nome perché, come vi sarete già accorti dalle foto, non hanno proprio niente in comune con gli originali. 

Ciò non toglie che siano davvero dei biscottini goduriosi e anche piuttosto leggeri (nel senso che non c’è burro né farina, ma attenzione, lo zucchero c’è e come!), dalla crosticina croccante e l’interno morbido morbido, perfetti per il tè o caffè del pomeriggio. 
So che non è una ricetta particolarmente originale o ricercata, ma è davvero un must per chi ama il cocco.

COME SI FANNO?

Accendete il forno a 180° e rivestite una teglia con carta forno. Mescolate in una ciotola 180 g di cocco rapé, 110 g di zucchero semolato (io ho usato quello alla vaniglia fatto in casa, che conferisce ai biscotti un aroma in più) e 2 albumi. Prelevate delle piccole porzioni di impasto con le mani e formate delle palline, disponetele sulla teglia ed infornate per 12 minuti (finché non vedrete che la superficie sarà leggermente dorata); lasciate freddare su una griglia. 

Se volete potete ricoprirli di cioccolata fusa, al latte o fondente per ricreare una sorta di “bounty” casalingo.

Bread per la colazione ai datteri e noci



Con la ricetta di questo bread vi auguro BUON NATALE, BUON ANNO e BUONA EPIFANIA

Non starò qui ad elencarvi i motivi per cui non ho potuto postare ricettine natalizie ipercaloriche che nemmeno correndo per 3 ore con in braccio Giuliano Ferrara sareste riusciti a smaltire..................................... cosa stavo dicendo? L’immagine di me con in braccio Giuliano Ferrara mi ha disorientata. Mi fa sempre quest’effetto.

Comunque eccome se ne ho fatti, di dolcetti ipercalorici: budini di pandoro, zabaione, biscotti, crostate speziate
Semplicemente, sono stata fagocitata dal turbinio natalizio, dalla frenesia, dal caos. E la voglia di riesumare la Reflex e cercare disperatamente un angolo luminoso per tutta la casa non si è fatta sentire.


Resta una certezza su tutte: Gennaio è il mese ufficiale del RICICLO FRUTTA SECCA.  Per tutti noi.
Dunque ho pensato di condividere con voi questo delizioso cake che è balzato istantaneamente nella mia personale top 10  dei “dolci –comfort”, “da freddo”.
Con il suo sapore corposo, ricco, aromatico questo è un cake esclusivamente invernale, post-natalizio ma da poter preparare anche durante le Feste (ormai, quelle dell’anno prossimo!), confezionare e regalare agli amici!

Per facilitare la preparazione, ho suddiviso gli ingredienti e le varie fasi di cui si compone la ricetta:

FASE I.

225 g di datteri secchi di buona qualità, privati del nocciolo interno e tagliati a pezzettini
1 cucchiaino raso di bicarbonato di sodio
240 ml di acqua bollente
1 pizzico di sale

Unite tutti gli ingredienti in una ciotola e lasciate ammorbidire i datteri per una mezz’ora, comunque finché l’acqua non sarà diventata a temperatura ambiente.

FASE II.

200 g di farina 00
60 g di farina integrale (mia modifica, l’originale prevedeva tutta farina bianca)
110 g di zucchero di canna
1 cucchiaino e ½ di lievito per dolci
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di cannella (che io ho dovuto omettere, pena la fucilazione da parte dei membri della mia famiglia)
115 g di burro morbido a pezzetti

Ecco la particolarità della ricetta: invece di procedere come un normale cake, o bread, qui si uniscono gli ingredienti secchi in una ciotola e poi si aggiunge il burro morbido e si sabbia il composto: proprio come una frolla! Non vi nascondo che mentre procedevo così continuavo a leggere e rileggere la ricetta, pensando “Ma davvero devo fare così? No forse ho tradotto male, no no, non può essere! Ma sì, è proprio così!” Insomma voi non lasciatevi intimidire dall’inusuale, non siate pavidi, adottate una atteggiamento zen e procedete sereni e tranquilli.

FASE III.

1 uovo
Scorza di 1 arancia non trattata (mia aggiunta)
1 cucchiaino di estratto naturale (badate bene: NON essenza)di vaniglia

Sempre più strano: a questo punto, proprio come una frolla, dovete rompere l’uovo in una piccola ciotola, aggiungere la scorza d’arancia e la vaniglia, sbattere qualche secondo con una forchetta e versare il tutto sul composto di farina e burro (FASE III DENTRO FASE II), mescolando. Di nuovo, mantenete un atteggiamento zen.

FASE IV.

50 g (anche 60) di noci spezzettate grossolanamente (se riuscite a trovare le pecan presumo che non ci starebbero affatto male… per me restano un miraggio)
La FASE I (i datteri ammollati nell’acqua)

A questo punto mi sembra piuttosto scontato ricordarvi di NON scolare dall’acqua i datteri, poiché sarà proprio quello il liquido che vi permetterà di rendere il vostro impasto morbido e decisamente più rassicurante: dunque unite all’impasto i datteri con la loro acqua e le noci, mescolando. Appena avrete ottenuto una consistenza omogenea rovesciate l’impasto in una teglia da plumcake imburrata ed infarinata e cuocete in FORNO CALDO a 180° per 1 ora (fare prova stecchino). Lasciate freddare prima di assaggiare!


NB: questo bread si conserva benissimo per 4 giorni buoni, il che vi permetterà di avere la colazione pronta per quasi tutti i giorni lavorativi! 
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